Sebastiana Papa
"Sono tutta negli occhi."
L'Aquila edificio B20, ex o.p. di Collemaggio 2024. E’ un omaggio alla grande fotografa del Novecento Sebastiana Papa (Teramo 1932 - Roma 2002) l’ultimo allestimento di Off Site Art. “In circa quarant’anni di attività - spiega la curatrice Camilla Carè - Sebastiana Papa si è spinta, spesso sola, verso i territori più complessi, alla ricerca di attimi in grado di testimoniare sull’essenza, e della libertà. L’autrice ha raccontato con attenzione e cura le alterità, tramandando a noi un paesaggio ricco di biografie spesso ai margini. Temi centrali della sua ricerca includono la spiritualità, la ritualità e il rapporto tra l’umanità e il divino”. Le fotografie di Sebastiana Papa, instancabile viaggiatrice, documentano le trasformazioni del Novecento attraverso luoghi come Spagna, Parigi, Praga, Romania, URSS, Libia, Congo, Israele, India, Nepal, Cambogia, Indonesia, Bangkok, Singapore, Giappone, USA, Cuba, Messico, Brasile. Nell’arco della sua vita ha pubblicato ventidue libri con diversi editori ed esposto alla Biennale di Venezia, New Delhi, Madras, Gerusalemme, Alessandria d’Egitto, Istanbul, Rio de Janeiro, Mosca, Tel Aviv, Tunisi, Roma e altre città italiane. La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura, che nel 2006 ha acquisito l’archivio dell’artista per donazione degli eredi. Il Fondo contiene circa 7.000 pellicole negative e 9.000 stampe fotografiche in bianco e nero, incluse 300 stampe di grande formato provenienti da attività espositive e materiali di lavoro come appunti, manoscritti, ritagli, schede fotografiche e progetti grafici, nonché pubblicazioni e due macchine fotografiche Leica M3. Grazie ai fondi del PNRR, l’ICCD ha avviato a partire dal 2024 la completa digitalizzazione dell’archivio, in parte ancora inedito. L’impresa di costruzione Armido e Pierluigi Frezza Spa si è fatta carico della produzione e dell’installazione delle gigantografie sui ponteggi di competenza, e il Gran Sasso Science Institute, in qualità di soggetto proponente dei lavori, ne ha supportato l’allestimento. A conclusione della ristrutturazione l’edificio sarà infatti sede del Space and Earth Innovation Campus, polo strategico di ricerca applicata e sviluppo tecnologico, di cui il GSSI è capofila di progetto.