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Marzia Migliora

"Sofferte onde serene"

Piazza San Basilio, L'Aquila, 2019. Sofferte onde serene è un’opera site-specific, una postazione dedicata alla pausa, una seduta che concretizza lo stare insieme, unendo simbolicamente la memoria del passato della città dell’Aquila a uno sguardo sul futuro. Il titolo dell’opera Sofferte onde serene cita il brano del compositore Luigi Nono del 1976. Il concetto di onda è il tema portante del lavoro: le onde sismiche che si originano in seguito a un improvviso sommovimento di masse in un punto della crosta terrestre, si manifestano con lo scuotimento della terra, le aree interessate a tale fenomeno sono dette cratere sismico. Questa definizione riporta a un altro fenomeno naturale, l’eruzione vulcanica. Il terremoto e l’eruzione vulcanica hanno in comune un movimento di espulsione, che si origina dall’interno per manifestarsi all’esterno. L’eruzione vulcanica nel suo manifestarsi, distrugge ed edifica allo stesso tempo, originando un materiale solido: la lava che solidificandosi dopo il raffreddamento origina la pietra lavica. Il blocco di pietra lavica che costituisce la seduta ha le facciate laterali grezze, mentre quella superiore riporta un movimento ondeggiante ricavato dal profilo di due corpi sdraiati. L’opera intende spostare il concetto di onda, da quella sismica, all’idea di un’onda ospitale, su cui sedersi o stare sdraiati in un immaginario di pace e serenità. 

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